Dopo la neve, ora la pioggia. Ecco quello che si legge nel comunicato stampa del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone: e naturalmente la responsabilità non è delle piogge…
A causa delle forti piogge che hanno colpito la città di Frosinone nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 settembre 2013, l’Auditorium dell’Istituto, giunto ormai nella fase conclusiva dei lavori, ha subito ingenti danni dovuti all’allagamento che ha interessato l’ingresso della struttura e l’intera sala; allagata anche parte del piano terra del Conservatorio. Tali danni sono dovuti ad una condotta fognaria comunale insufficiente e difettosa che serve il quartiere attraversando l’area di competenza del Conservatorio. Il problema è stato più volte denunciato dal “Refice” che in più occasioni ha sollecitato formalmente l’intervento dell’amministrazione comunale di Frosinone e di ACEA allertando questi ultimi circa i rischi connessi al difetto della condotta. Il Conservatorio, inoltre, si è fatto carico di proposte risolutive, anche con partecipazione alle spese occorrenti, che non hanno trovato accoglienza da parte degli enti preposti. Pertanto, il Conservatorio di Musica “Licinio Refice” convoca per martedì 1 ottobre 2013 alle ore 12.00, presso la propria sede, una conferenza stampa per mettere al corrente giornali e cittadinanza della gravità dell’accaduto. Si auspica una larga partecipazione della stampa perché si possa dare il giusto rilievo ad un fatto increscioso che colpisce non solo il Conservatorio di Frosinone, ma anche l’intera città.
Resta impegno dell’Istituto “Refice” di proseguire con la prevista installazione delle poltrone e di adoperarsi al massimo delle proprie possibilità per aprire al più presto l’Auditorium “Daniele Paris” ai propri docenti, ai propri allievi ed alla intera cittadinanza di Frosinone.
E il PalaTiberia? Cosa sarà successo alla sua struttura durante il nubifragio di ieri e di oggi (e non solo di ieri e di oggi)? Qualcuno della nostra classe dirigente se ne occupa (magari tra una festa del contadino ed altro)? Già la nostra Amminitrazione comunale è più impegnata a ricevere targhe da qualche compiacente vassallo che a preoccuparsi della protezione e salvaguardia dei beni pubblici.
Ceccano è nella morsa dei caimani.
Antonio Olmetti