Il Rio Maggiore, il Rivus Maior, è sconosciuto alla maggior parte dei Ceccanesi: eppure dà il nome ad una popolosa contrada, la Maiura appunto. I più lo chiamano “gli foss’ d’ la Badia’” perché il suo corso si stende lungo tutta la valle dal Fiano fino appunto alla villa romana della Maiura. Ma i più anziani conservano il ricordo del nome antico: “a’ terra agli rii”.
In questi giorni soffre un po’ la mancanza di precipitazioni: una volta era il Rivus Maior, oggi pozzi, giardini, imprese agricole gli sottraggono gran parte dell’acqua di falda.
Ma niente paura, provvede l’Acea che da mesi non ripara una perdita in via Maiura, di fronte al n. 99, ed altre due più piccole: insieme riversano ogni giorno migliaia di litri d’acqua potabile che rinnovano il corso del Rio Maggiore! Grazie, Acea!
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