In tanti hanno espresso condivisione sull’idea che Ceccano sia tra gli ultimi comuni della provincia per le attività culturali. Ecco quello che ci ha scritto Antonio Olmetti, del Pd
Non ho voluto immediatamente risponderti alla domanda che hai posto perché volevo che si esprimessero sull’importantissimo argomento altre persone (in cuor mio spero che ti abbiano risposto molti giovani). (La domanda chiedeva come mai a Ceccano non ci fosse nulla per l’estate, in confronto di quello che accade nelle città vicine, ndr)
La Ciociaria come tu segnali, presenta un paesaggio storico e naturalistico in cui sono mescolati eventi e manifestazioni folcloristiche e non; è il turismo il punto di forza di queste zone e quindi gli amministratori capaci dei 90 dei 91 Comuni del frusinate investono un po’ (ma non solo un po’) dei soldi dei contribuenti, per pubblicizzare e far conoscere il dialetto, fortemente contaminato da tradizioni secolari, dei loro territori nonchè il patrimonio artistico e culturale degli stessi mediante spettacoli iniziative, serate.
Perché lo fanno? Perché credono nella cultura e nella capacità che ha questa magica parola, di fare economia.
Il 91° Comune del frusinate, cioè Ceccano, non ci crede e perciò non investe in cultura anzi pretende di fare pochissime attività a costo zero.
Non voglio rubarti tempo e spazio, ma ti pare possibile che le attività culturali di un paese vengano date ad una Associazione a costo zero? Ti pare possibile che i giovani dell’Associazione non vengano retribuiti per le loro attività? Dietro questi giovani ci sono anni di studio, di sacrifici e di sogni e non ultimo ci sono le famiglie che hanno creduto in loro.
Speriamo in tempi migliori.
Antonio Olmetti
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