C’era una volta il 1° maggio
una manifestazione a Ceccano, il 5 maggio del 1912.
Molto più vicine sono quelle che ricordo io direttamente. Ho le immagini negli occhi, tanto erano potenti ed evocative per un ragazzo: gli operai, soprattutto socialisti, che il 1° maggio mettevano il vestito della festa e il garofano rosso all’occhiello e sfilavano per le strade principali di Ceccano.
C’erano anche i comunisti con i trattori e le bandiere rosse. E anche i democristiani manifestavano in piazza: tutti insomma, nonostante le profonde divisioni ideologiche. Oggi il nulla.
I sindacati si rifugiano ad Isola del Liri, temendo flop colossali altrove e vendendosi il concertone di Piazza S. Giovanni come manifestazione sindacale. I partiti se ne buggerano. Soltanto il Movimento lavoratori di Azione Cattolica ha organizzato una veglia di preghiera per tutte quelle famiglie che soffrono i morsi della crisi, ieri sera a S. Maria Goretti a Frosinone. Non tante persone, ma tanta preoccupazione per il futuro di questo paese. L’attualità ci consegna, si legge nell’introduzione alla celebrazione, attraverso le immagini e le notizie che rimbalzano attraverso gli organi di informazioni, la realtà stremata di un paese sempre più in difficoltà. Crolla il potere di acquisto delle famiglie, diminuiscono i consumi ed aumenta il numero delle persone povere, mentre centinaia di aziende chiudono i battenti e, con loro, migliaia di lavoratori devo reinventarsi una professione, stretti tra le emergenze e l’interrogativo sul proprio futuro. La cronaca, ancora, ci ricorda i volti e le storie di persone che hanno smesso di sognare, schiacciate dal peso della solitudine, del bisogno non solo economico. La preghiera di ieri sera è stato un ritrovarci davanti al Signore per dirci che vogliamo continuare a credere in un futuro migliore, perché la crisi deve essere solo una fase di passaggio che può e deve vederci tutti impegnati e coinvolti.
Ecco i testi della veglia, utili per una riflessione personale
Veglia preghiera MLAC 1° maggio 2013
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