Da anni, gli olandesi fanno soldi con i rifiuti di Napoli e della Campania: hanno tanti inceneritori, continuano a costruirne e dal trattamento dei rifiuti di Napoli ricavano ottimi profitti. Certo c’è un dibattito anche lì, sulla sostenibilità degli inceneritori per l’ambiente: se ne può avere un’idea qui rifiuti olanda . La stessa situazione sta per ripetersi nel Lazio meridionale: fino ad ora abbiamo ascoltato soltanto le proteste di chi è preoccupato per un aumento dell’inquinamento atmosferico. L’Enea però, nel rapporto sul trattamente energetico dei rifiuti del marzo 2012 che si può leggere qui http://www.enea.it/it/produzione-scientifica/pdf-volumi/v2012-recuperoenergeticorifiuti.pdf , dimostra che, salvo rare eccezioni, gli inceneritori italiani e anche quello di S. Vittore producono polveri sottili secondo le prescrizioni di impianto pari a 10 mg per metro cubo.
Secondo il Ministro dell’ambiente Clini gli impianti e i territori laziali avrebbero tutto da guadagnare facendo funzionare i loro impianti a pieno regime, sempre nel rispetto dei parametri fissati dalla legge: infatti tutte le spese del trattamento sarebbero pagati dai comuni dell’area romana che non provvedono altrimenti. In tal modo si eviterebbero, inoltre, le salatissime multe europee
Secondo gli altri è meglio che i soldi vadano agli olandesi: si tratta di nimby (not in my backyard – dovunque ma non nel mio cortile)? Cerchiamo di capirci qualcosa?
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