Mentre si tagliavano ospedali e scuole, la Regione distribuiva 30 milioni di euro ai consiglieri… Tutti d’accordo, tranne i radicali
Ce lo ricorda La Repubblica
Racconta Franco Fiorito a verbale che “il denaro arrivava a pioggia”. Che “non controllava nessuno”. Che la decisione di aprire ciclicamente la cuccagna era affare “nella sola discrezionalità di Abruzzese”, suo compagno di partito. Nelle sue parole, sembra esserci una parte di verità. Ma solo una parte. La storia di questo sacco ha infatti una suo incipit: le elezioni regionali della primavera del 2010.
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