Ha scritto un’alunna che la morte ci ruba la vita. E’ un’immagine poetica: la morte è parte della nostra natura biologica ma quando si abbatte su una giovane vita tutta la nostra logica, che pur potrebbe capire circostanze e situazioni, viene meno. Emergono le domande, le paure…
Chissà cos’avrà pensato Gianmarco mentre moriva fra i suoi amici? sarà riuscito a vincere la paura che tutti ci attanaglia nel momento in cui ci pensiamo? avrà rivissuto la sua esistenza, a cosa si sarà aggrappato…? Qualcuno l’avrà aiutato nel momento principe della nostra esistenza? Nessuno di noi lo sa… sappiamo soltanto che stamattina, quando abbiamo saputo la notizia della morte di Gianmarco, alunno della III F del Liceo, è come se ci fosse morto un altro figlio ed abbiamo paura per lui, per noi…
La paura è il nostro nemico. E’ una delle cose su cui maggiormente Gesù insiste. Quando la tempesta si abbatte sulla barca in cui sta dormendo e i discepoli cercano in tutti i modi di governare l’imbarcazione e vengono assaliti dal terrore di essere inghiottiti dalle acque del lago di Tiberiade, Gesù dice loro: non abbiate paura, ci sono io…
Ecco un altro figlio strappato, un altro giovane nelle braccia di colui che porta il peso delle nostre sofferenze. Il nostro pensiero va a quei poveri genitori che ora vedono crollare tutto l’insieme di speranze, di sogni, di vita che su un figlio proiettiamo. Speriamo tutti che possano avere la forza di volgere in bene, per quanto possibile, il più tragico degli eventi, trovando le tante possibilità che la vita offre di essere padri e madri…
E non abbiamo paura di dire grazie, grazie per aver conosciuto Gianmarco, per i suoi 17 anni di vita trascorsi con noi, per i momenti belli che ci ha donato. Grazie.
Non è facile ma si può, forza mamma e papà, siamo con voi!
Tre anni fa accarezzavo il pancione e avvertivo per la prima volta la paura di mettere al mondo un figlio, la paura di diventare madre.. ascoltavo le parole di chi ringraziava Il Signore per avergli donato il proprio figlio, mentre lo salutava per sempre. Una madre ha la gioia di poter dare la vita e vivere dell’amore che ne deriva, rischiando di perdere tutto in un momento.. Prima di allora non lo avevo mai pensato.
Ora ho l’onore di avere due figli meravigliosi, vivo per loro, sono amore puro..gioia infinita. Li guardo, li vivo… ma ogni tanto torna quel brivido, quella paura di perderli. Inutile far finta di nulla, succedono molte cose e questa ennesima, prematura scomparsa ne è dimostrazione. Vivo della gioia che sanno darmi, posso solo immaginare lo strazio dei genitori di questa giovane anima.
Vorrei tanto saper dire qualcosa ai genitori di questo ragazzo, vorrei tanto.. Spero abbiano la forza di andare avanti, che ci sia qualcuno a sorreggerli in un momento tanto grave. Vorrei tanto non sentire più notizie del genere, ma la vita è crudele.
E’ ingiusto, è crudele, è innaturale che si debba seppellire il proprio figlio; è come seppellire il proprio cuore! Un abbraccio grandissimo a Lara e a Roberto.
Posso capire il grande dolore del vostro cuore spezzato, non ci sono parole di conforto che vi possono aiutare, si è aggiunto un altro angelo in paradiso.Perdonatemi se fisicamente non ero in quell’immensa folla, non ce l’ho fatta, avrei rivissuto anche io un brutto momento, ma il mio cuore era con voi Lara e Roberto. Vi abbraccio forte.
non ci sono parole o gesti che possano confortare due genitori ai quali viene strappato un figlio così, si possono solo condividere lacrime e lacrime per una cosa cosi brutta che da un momento all’altro ti sconvolge l’esistenza. spero che in qualche modo troviate la forza di reagire e andare avanti.un abbraccio