Il sindaco emette un’ordinanza per la tutela dell’incolumità pubblica: i proprietari dei terreni devono tagliare le siepi ai lati della strada per eliminare impedimenti alla visibilità. Tutti sappiamo quanti pericoli, quante insidie possano nascondersi dietro una siepe sporgente: un pedone, un ciclista, un mezzo agricolo… I vigili sono incaricati di far rispettare l’ordinanza: 25 euro di multa per chi non la rispetta.
E non appena i vigili entrano in azione, subito i consiglieri delle varie contrade salgono a Palazzo Antonelli a difendere i poveri elettori che non tagliano le siepi, anche chi possiede boschi interi e poverino si troverebbe a pagare 800 multe di 25 euro ciascuna, per ogni metro di bosco sporgente sulla carreggiata. Pretendono addirittura che una macchina con altoparlante avvisi i proprietari di effettuare un lavoro che dovrebbe rientrare nella normalità per chi possiede un campo confinante con una strada e nel caso dei proprietari dei boschi da 800 metri chiedono che paghino una sola multa come chi ha la siepina che appena si affaccia sulla strada.
Per i consiglieri, purtroppo, sembra valere più il voto dell’elettore che la vita di chi circola nelle strade.
Così, come sempre, l’ordinanza del sindaco Maliziola diventa una delle tante grida manzoniane: numero elevatissimo, effetti pochissimi.
La vicenda ce la racconta, in tutti i suoi particolari, Antonio Nalli nel suo blog, qui taglio-di-alberi-e-siepi-lordinanza-che-esiste-solo-sulla-carta
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