La notizia della mostra sulle pulizie dei treni ha suscitato la reazione di Enrica Gazzaneo, pendolare professionista… come si autodefinisce.
E’ vero il problema dei graffiti è una realtà visibile a tutti, che un innegabile costo a carico dei consumatori, anche il comportamento, non sempre molto civile, di alcune persone è facilmente verificabile,c’è gente che metti i piedi sui sedili senza pensare che dopo di loro ci saranno altre persone che dovranno sedersi li.
Anche i residui di cibo sono visibili ( senza scendere nei dettagli) ma se non ricordo male le pulizie dei treni sono leggermente ridotte ( vorrei che vedeste come puliscono). Ma provate a viaggiare sui treni ( in modo particolare i vivalto tanto nominati da Moretti e compagni) in modo particolare durante l’inverno, Dicembre, Gennaio, Febbraio, Marzo, alle ore 06.37, con l’aria calda che non funziona mai, sottolineo mai, tanto che noi pendolari ci siamo organizzati, portiamo sempre con noi del nastro isolante che mettiamo sulle bocchette dell’aria per impedire che esca l’aria fredda, poi portiamo sempre delle enormi sciarpe e talvolta anche delle copertine, per impedire di ammalarci ( non sempre ci riusciamo).
Che dire invece del treno tra Maggio ed Ottobre, possibilmente ne l primo pomeriggio ( partenza da Roma alle 14.40, 15.40, ecc)dopo che il treno è rimasto sotto il sole per un tempo indefinito, con i finestrini sigillati ( perchè si presume che ci sia l’aria condizionata) quindi ci si deve organizzare con acqua in quantità, un asciugamano ed un ventilatore di quelli con le pile e con il tacito accordo tra i pendolari “se proprio devi morire fallo quando siamo giunti a casa”. Che dire delle partenze in ritardo ( in modo particolare il Venerd’ che casualità) normalmente tra i 15/40 minuti, per quello che loro definiscono “ritardo nell’allestimento del treno” ( scusate ma non era nel deposito?), i ritardi sono costanti sia in partenza da Ceccano che per ritornare, i miei colleghi quando arrivo tardi in ufficio non mi chiedono più nulla, mi guardano sconsolati e basta.
Sappiate, incauti passeggeri, che i servizi igenici non funzionano ( quindi organizzatevi per le vs. esigenze corporali), ricordatevi anche che già da Ceccano c’è carenza di posti, perchè si paga il viaggio non il posto per sedersi; che dire delle litigate tra Colleferro e Roma, perchè viaggiamo tutti pigiati, ma con la certezza che nessuno cadrà mai ( perchè sostenuto dagli altri). Qualche anno fa ho letto un articolo in merito ad uno studio effettuato in Inghilterra sui loro pendolari, ed hanno valutato che il loro stress era paragonabile a quello dei piloti da caccia durante le missioni, fortunatamente quello studio non è stato fatto sui pendolari italiani, sai che sorprese.
Per concludere se volete vivere situazioni estreme, non c’è bisogno di cercare paesi esotici e problematici, acquistate un biglietto per Roma e….in bocca al lupo e tanta pietà per il lupo.
Enrica Gazzaneo
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