Il mio breve articolo sulla bocciatura della commissione d’inchiesta sull’incidenza dei tumori sulla popolazione, corredato dal filmato realizzato da Antonio Nalli, (che potete consultare a questo link articolo ) è stato causa di un rimprovero da parte dell’assessore Antonello Ciotoli che ha scritto: Il professor Alviti ogni tanto dovrebbe partecipare a qualche consiglio comunale, forse diventerebbe meno di parte!!!. Gli ho risposto che basterebbe trasmettere i consigli comunali che invece si svolgono di mattina quando le persone, di solito, lavorano…
Al che l’assessore ha affermato che avrei dovuto prendere due ore di permesso.
Naturalmente Ciotoli, spero, scherzava. Rimane però il duplice problema suscitato dalla bocciatura della commissione d’inchiesta sull’inquinamento e dalla mancanza di pubblicità dei consigli comunali. Sono andato a rileggermi lo Statuto comunale: fra l’altro non c’è nel sito del Comune. L’ho trovato, grazie al Ministero degli Interni, su comuniecitta.it a questo indirizzo:
La lettura è stata subito interessante per dirimere le questioni: l’art. 9 è dedicato completamente all’inquinamento ambientale e al comma 1 lettera b si legge che il comune promuove azioni volte all’accertamento dei rischi derivanti dalle attività produttive del territorio e delle eventuali conseguenze sulla salute. Inoltre il comma successivo impegna il comune di Ceccano a sostenere tutte quelle iniziative che sensibilizzino l’opinione pubblica etc. Più di questo?
Sulla pubblicità necessaria delle riunioni dei consigli comunali, segnalo l’art. 7 dello Statuto che proprio sul bilancio impegna la giunta in carica a promuove la partecipazione delle associazioni nella redazione del bilancio nonché dei piani di sviluppo. Cosa che da tempo non avviene a Ceccano.
Nei suoi principi ispiratori lo Statuto sostiene che il comune si ispira a principi di trasparenza e semplificazione. In un articolo successivo, il 41, comma 5, si legge che la consultazione dei cittadini, attraverso convegni, conferenze, assemblee, è indispensabile per il bilancio preventino, il PRG, le varianti, i piani commerciali, del traffico, della viabilità. Ma Palazzo Antonelli lo sa? E se lo sa, come credo, perché non rispetta lo Statuto?
E la lettura proseguirebbe ancora, sempre più interessante. Invito tutti a tornare allo Statuto. Da parte mia mi riprometto di dedicare qualche altro articolo al documento fondamentale dell’amministrazione della nostra città che intanto riporto nella sua interezza qui:
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Grande prof. 🙂
Fai clic per accedere a 4.pdf
lo statuto comunale sul sito del comune di ceccano.
Sì, chiedo scusa, ho sbagliato. In effetti c’è ma molto ben nascosto, nella pagina 2 dei regolamenti…. quando invece dovrebbe fare bella mostra di sé nella home page, o no?
ovviamente. non era una critica la mia. il sito del comune di ceccano (volutamente minuscolo) è un accozzaglia informe e rispecchia in pieno lo “stato di salute” della città.
Interessante in particolare Titolo I – art. 12 – Consiglio comunale dei ragazzi e anche Titolo III – capo I – Articolo 41 – punto 5 – promozione di convegni e assemblee per la consultazione popolare