CECCANO _ Proseguono le polemiche sull’intensissima attività edificatoria che sta coinvolgendo numerose zone di ceccano a ritmi mai visti in precedenza. Ospitiamo ancora una volta un intervento di Antonio Nalli che ci pare espriemere ils entimento di molti cittadini fabraterni:
Dopo il deturpamento del sito archeologico di Forno Mataro, nuovi interventi edili mettono a rischio in maniera definitiva, anche altri siti di interesse pubblico a carattere culturale, storico ed artistico. Sempre nella zona di via Madonna delle Grazie, infatti, nel retro della Chiesa e nello stesso terreno in cui dove 2 anni fa venivano rinvenute ben 4 tombe di origine cristiana, risalenti ad epoca romana, scheletri umani e resti fittili, con tanto di sopralluoghi e scavi
archeologi effettuati da parte della Sopraintendenza del Ministero dei Beni Culturali, sorgerà un nuovo fabbricato.
Si tratta di un’inquietante realtà che sta purtroppo prendendo sempre più piede nella città di Ceccano, dove negli ultimi anni si sono registrati decine di interventi urbanistici alquanto discutibili, a fronte delle centinaia di possibilità di recuperare le abitazioni del centro storico, sempre più vuote ed un ricavo in termini di occupazione pari quasi a zero, poiché la maggior parte delle ditte che continuano ad operare nel nostro territorio, sono di tutt’altra origine.
Sull’argomento l’amministrazione comunale continua a trincerarsi dietro l’attenuante di ciò attualmente prevede il piano regolatore della città, frutto di modifiche al’interno degli uffici urbanistici comunali, specie per quanto riguarda l’edificazione per i lotti interclusi.
Ma è chiaro che se per il territorio non vengono posti vincoli speciali da parte della classe politica che amministra, le costruzioni potrebbero sorgere ovunque, perfino sopra il monumento ai caduti di Piazza XXV Luglio. Di questo passo,
infatti, una palazzina multipiano al posto del monumento alla memoria più importante della città, non sarebbe poi così di cattivo gusto, anzi… come non lo sarebbe affatto all’interno del campo sportivo “Dante Popolla”, altro sito destinato ormai a scomparire, vista la volontà di realizzare il nuovo stadio nella zona sportiva nei pressi del palazzetto “Domenico Tiberia”, trasformando il “vecchio” in un’area in cui far sorgere altri 3 o 4 edifici abitativi, a due passi dal percorso del fiume Sacco che ha creato e continua a creare non pochi problemi alla salute della popolazione. Ed è proprio per questo che si procede con rilento ad attuare il nuovo piano regolatore della città, pronto da più di un anno, perché presentato in veste ufficiale alla popolazione, presso la sala del cinema Antares lo scorso luglio 2010. La maggioranza, infatti, continua a non portare a votazione il Prg in consiglio comunale, dando in questo modo la possibilità di continuare a far edificare ovunque, anche dove non si potrebbe, a causa di interessi economici e personali che prevalgono di gran lunga su una questione morale che andrebbe decisamente aperta specie dalla fuoriuscita e diffusione di lettere anonime che denuncia molteplici illegalità nel settore urbanistico, sulle quali anche la Procura del capoluogo ha aperto un fascicolo di indagine.
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