Dall’Ufficio stampa della Diocesi riceviamo e pubblichiamo
Sabato 26 giugno a Prato di Campoli è stata una giornata di festa e un’occasione di condivisione e comunione per la Diocesi di Frosinone – Veroli – Ferentino, per la Festa che chiude l’anno pastorale.
Sacerdoti, religiose, bambini e ragazzi sono arrivati sin dal mattino nell’area verolana per partecipare all’iniziativa che quest’anno ha avuto come tema la famiglia e che ha visto la celebrazione proprio del Giubileo della famiglia, nell’ambito del Giubileo di S. Salome, patrona della Diocesi.
Ad accogliere i partecipanti gli stand delle cinque vicarie in cui è suddiviso il territorio diocesano, dove i volontari hanno distribuito materiali e gadgets per la giornata; spazio, poi, alla visita e agli acquisti presso gli altri stand presenti: da quello in cui si distribuiva il Bollettino Diocesano, al commercio Equo&solidale, alla Caritas, la pastorale giovanile, la pastorale familiare, l’Unitalsi e quello dei ministranti: i cosiddetti “chierichetti”, infatti, sono stati accolti presso uno stand apposito dove hanno potuto ritrovarsi con tutti i “colleghi” delle varie parrocchie della Diocesi e trascorrere un po’ di tempo assieme sino alla S. Messa.
Alla 11.30 la faggeta è diventata la Cattedrale naturale per la celebrazione liturgica, presieduta dal vescovo, S. E. Mons. Ambrogio Spreafico, con i sacerdoti provenienti dalle varie parrocchie ed animata dal coro della parrocchia di S. Maria della Consolazione, Colleberardi.
Nell’omelia il Vescovo ha posto l’attenzione sulla sensazione di pace e tranquillità che si percepisce in un luogo come Prato di Campoli, pur essendo tanto numerosi. Questo perché ci si è ritrovati tutti insieme intorno ad un’unica cosa: il Signore, il suo altare, la sua Parola e a quella prima testimone di Gesù, S. Maria Salome (sull’altare era posta l’’urna con le reliquie, ndr). E, come ribadito anche in altre occasioni, Mons. Spreafico ha parlato della straordinarietà della Parola, che insegna che essere diversi e cambiare è possibile. Se, infatti, da un lato leggendo la Bibbia emerge che il Signore ci protegge e ci illumina, dall’altro, ci chiede di cambiare un po’. Mentre, invece, è più semplice accettare di essere così come si è e pretendere che siano gli altri a cambiare. Nelle parole dell’apostolo Paolo lette durante la Messa, al contrario, il richiamo è a ciò che contraddistingue la vita cristiana: su tutto, la carità.
Al termine della S. Messa, si è recitata la preghiera a S. Salome ed è stato distribuito il pane di Veroli a tutti i presenti.
E’ seguito il momento del pranzo – scandito dall’esibizione itinerante del complesso di ottoni degli ICA Brothers – e poi spazio al grande gioco che ha coinvolto bambini e giovani mentre, contemporaneamente, gli adulti hanno preso parte alla tavola rotonda dal tema “La famiglia fondamento della Chiesa e della società”, cui hanno portato il loro contributo Marco Lora, direttore nazionale del forum delle associazioni familiari e i coniugi Gerardo e Gianfranca Antolini, consulenti familiari della diocesi di Frascati.
Un doveroso ringraziamento a tutti coloro che, in vario modo, hanno collaborato offrendo tempo, competenza e aiuto affinché la Festa potesse essere organizzata nel migliore dei modi, sotto la guida di Pietro Alviti.
Tutto il materiale, unitamente al video con l’omelia del Vescovo, è disponibile sul sito internet diocesano all’indirizzo
Ecco il testo della preghiera a S. Salome
Qui altre foto della giornata
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