Ceccano _ La privatizzazione del servizio mense scolastiche. Un madornale errore che pagheranno i bambini. Lo sostiene Angelino Stella che ha presentato un’interpellanza al sindaco Ciotoli. Eccone il testo;
Lo scorso agosto la commissione consiliare competente di cui anche lo scrivente fa parte assieme ai colleghi Casalese P., Sacchi R. Ciotoli A., Gizzi S. discutendo la privatizzazione delle mense scolastiche,presente l’assessore Raoni , diede mandato alla Giunta, con il mio solo parere assolutamente contrario, di procedere a questo infausto cambiamento. Tanto che la Giunta con velocità anomala il 13/08/08 con delibera n. 333 stabilì di procedere all’asta pubblica per la gestione delle mense.
Tale delibera è stata subito contestata dallo scrivente anche sulla parte che prevede di affidare il servizio per 3 anni. Perché non è stato fatto il bando di gara per 1 solo anno? Una cosa assurda atteso che se la cosa non funzionerà, il Comune non potrà rescindere il contratto per 3 anni. Una cosa anomala che sarà approfondita nel tempo.
Dai conti certi relativi all’anno 2007 emerge quanto segue: la spesa annuale sostenuta è pari a 425 mila euro così suddivisi: spese personale n. 7 dipendenti euro 170 mila-personale esterno(N.7) con contratti temporanei euro 70mila- acquisto dei prodotti per la mensa euro 180 mila. Sono stati serviti nei 7 plessi scolastici con annessa mensa interna 53.850 pasti in prevalenza caldi e subito serviti ai bambini. Il comune attraverso le rette previste per ogni pasto ha recuperato 90 mila euro. Con la privatizzazione secondo i giocolieri contabili del palazzo si otterrebbe un notevole risparmio..Teoria da bocciare e non veritiera, poiché le 7 cuoche comunali rimarrebbero comunque nella pianta organica del comune con relativi costi, ed il risparmio sarebbe solo virtuale. Pinocchio a Ceccano ha molti cloni.
Infatti,con la nuova gestione i costi si aggirerebbero sui 250 mila euro all’anno a cui però vanno aggiunte le 7 cuoche interne che ci costano 170 mila euro all’anno. Totale 420 mila euro. Quindi non c’è alcun risparmio. Una vera bischerata contabile. Un errore madornale eliminare uno dei pochi servizi efficienti nel ns comune. Improvvisamente i sinistri padroni del palazzo si sono convertiti in massa al liberismo e al privato.La proposta prevede l’accorpamento in un solo plesso delle mense rispetto alle 7 attuali, con cottura dei cibi che verrebbe trasportata in tutte le scuole. Arriverebbero quindi pasti non più caldi, ma verrebbe meno soprattutto quello spirito familiare tra gli addetti alla cucina ed i bambini nel momento del pranzo. Inoltre la tipica cucina mediterranea povera di grassi, fondamentale per la salute dei bambini sparirebbe. La quantità avrebbe la meglio sulla qualità del servizio. E’ risaputo che se si cucina per 20 persone rispetto a 200. la qualità ed il gusto dei cibi serviti è altamente superiore.
Il comune ha in organico circa 165 dipendenti, un vero esercito rispetto agli altri comuni ciociari, risulta quindi inammissibile, affidare al privato il servizio mense. A cosa è servito assumere tanta gente se poi privatizziamo la raccolta della N.U. e adesso le mense comunali? Una teoria assurda ed inopportuna da veri dilettanti allo sbaraglio, tanto paga sempre Pantalone, alias i cittadini, ed anche purtroppo i bambini con pasti non più caldi e sporzionati sul posto.
Ceccano 10/06/08 Il Consigliere Comunale STELLA Angelino
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