Oltre alla forte astensione, che ha riguardato quasi il 60% degli elettori ceccanesi, mentre nel 2022 erano stati il 40% a non presentarsi ai seggi, c’è da segnalare il fenomeno delle schede annullate e di quelle riconsegnate in bianco. Sono state rispettivamente 296 e 75, a testimonianza di un pesante disagio che le forze politiche non riescono ad interpretare. C’è addirittura un sentimento di fierezza in chi non vota, della serie: adesso vi faccio vedere io: è un atteggiamento totalmente irrazionale, in quanto i parlamenti e gli altri organi delle istituzioni democratiche vengono costituiti sulla base dei voti validi e non degli astenuti o di quanti annullano la scheda.
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Che ci sia una profonda insoddisfazione per la politica è innegabile, che ognuno poi manifesta cone meglio crede. Il voto però, se espresso in piena libertà, è uno strumento fondamentale in un Paese democratico. Votare con consapevolezza, voltandosi anche indietro a ciò che è stato il nostro passato, per non rischiare di perdere piano piano quella sovranità acquisita e seguita a tante morti nel nostro Paese.