Communicatio facit domum ac civitatem – la comunicazione costruisce il vivere insieme
Diversi lettori ci segnalano che vengono bruciati rifiuti durante la notte, con aria resa irrespirabile dai fumi della combustione, a Ceccano, nelle contrade Spina e Maiura. Gli effetti si vedono anche ad occhio nudo, con le polveri sospese nell'aria, soprattutto di notte nelle prime ore del mattino. La segnalazione è stata fatta anche alla polizia... Continua a leggere →
Continuano imperterriti ad accendere sterpaglie e falciature, che potrebbero essere invece portate nel centro di raccolta comunale a Ceccano o nelle discariche appositamente autrizzate per questo tipo di rifiuti, a Giuliano di Roma ad esempio. che vengono facilmente trasformati in concime. Ce lo segnalano ancora una volta i lettori, che evidenziano come si tratti di... Continua a leggere →
Tanti lettori ci hanno segnalato, stamane 27 settembre, l'accensione di numerosi fuochi nel territorio di Ceccano, probabilmente per l'abbruciamento di sterpaglia o di falciature. L'assenza di vento ha fatto sì che i fumi siano rimasti nell'atmosfera molto a lungo, generando sensazioni fastidiose. Sarà interessante verificare domani i rilevamenti della centraline per il controllo dei valori... Continua a leggere →
Il peggior valore di tutto il Lazio, nonostante il vento: 80 microgrammi di polveri sottili, pm10, al metro cubo è stata la media giornaliera, registrata dall'Arpa Lazio nella centralina di Ceccano, per domenica 21 gennaio, contro il massimo consentito dalla legge pari a 50. Fino al 21, tale limite è stato superato a Ceccano già... Continua a leggere →
Lo denuncia Edoardo Grossi, presidente dell'ANSMI (Associazione Nazionale di Sanità Militare Italiana) di Frosinone che ha lanciato una Campagna sulla "pratica" dell'abbruciamento (si dice proprio così, ndr.) di residui vegetali, colture agrarie, potature, fogliame e ramaglie. Questa pratica, molto diffusa nella provincia di Frosinone e non soltanto, consiste nell'eliminazione con il fuoco di residui di... Continua a leggere →
Come se non ci fossero già troppe polveri in aria, tutte disponibili per i nostri polmoni. La foto è stata scattata da un lettore nella mattinata di ieri 7 novembre. Così, tanto per incrementare il primato di cittadina più inquinata del Lazio...
Te ne accorgi subito, quel sentore di immondizia bruciata, inconfondibile: lo fanno al mattino presto o alla sera tardi e gli zefiri di metà settembre li diffondono nell'aria calma. Non sono incendi scoppiati per chissà quale causa, non ci sono piroma ni che vogliono vedere arrivare i pompieri, non sono pastori in cerca di erbetta... Continua a leggere →
Una fitta cortina di fumo, un odore acre, di rifiuti bruciati, ha pervaso le contrade Maiura, Cardegna, La Valle, Colle Alto, Due Cone, a Ceccano, nelle prime ore del giorno, costringendo le persone a chiudere le finestre. Probabilmente qualcuno ha acceso fuochi, contravvenendo a tutte le ordinanze sindacali, ed insieme al fogliame ha bruciato rifiuti... Continua a leggere →
Li accendono alle prime luci dell'alba, certi dell'impunità per la mancanza di controlli: si brucia di tutto, non soltanto le sterpaglie e le sfalciature ma anche tutti i rifiuti che vi si trovano in mezzo e che altri caccanesi hanno gettato. Continuano numerose a Ceccano le segnalazioni per questo fenomeno che è al contempo fastidioso... Continua a leggere →
Si brucia di tutto e a qualunque ora, plastica, rifiuti, carta, legno, e chissà cos'altro. E i fumi ammorbano l'aria dei quartieri viciniori a via Paolina. Si tratta di una zona molto abitata. Ce l'hanno segnalato diversi lettori, stanchi di un costume che non è soltanto maleducato ma anche pericoloso.
C'è uno sport comune nelle campagne di Ceccano e non solo. al mattino presto si bruciano le stoppie, in barba ad ogni ordinanza sindacale che vieta l'accensione di fuochi. Ma alcuni "fuochisti" si danno molto da fare ed insieme alle stoppie bruciano anche rifiuti di provenienza diversa, aggiungendo al già fastidioso fumo anche le puzze... Continua a leggere →
Sentiamo venti di guerra, cacciabombardieri rombanti, bombe chimiche ma c'è una guerra giusta da combattere ora. Ne parlano una lettrice di Avvenire il il direttore Tarquinio Caro direttore, sono una donna e madre di 46 anni. Mio marito, nel 2000, morì a soli 35 anni, lasciandomi incinta di sette mesi e con un bambino di... Continua a leggere →
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