Tante persone hanno camminato nella marcia per la pace, che si è snodata ieri, domenica 5 ottobre dal piazzale della stazione ferroviaria di Ceccano, fino al santuario di S. Maria a fiume, dove c’è stata la messa celebrata dall’arcivescovo Santo Marcianò, al suo primo incontro con Ceccano. Adulti, ragazzi, bambini, intere famiglie, anziani, senza slogan violenti, senza espressioni di odio ma con una consapevolezza forte: la pace costruisce il mondo, la guerra lo distrugge. Semplice, come semplici e dirette sono state le parole dell’arcivescovo, che ha salutato i partecipanti dicendo che erano un popolo che cammina per la pace, un popolo splendido, che guarda al futuro certo con preoccupazione ma anche con speranza. Mons. Marcianò, che celebrava insieme a tutti i sacerdoti della vicaria di Ceccano, ha poi detto che la causa fondamentale di ogni guerra è nel nostro cuore, nei nostri atteggiamenti di odio, nei nostri comportamenti che escludono gli altri. Cominciamo ad amare quelli che ci stanno accanto. Sono le faide del cuore ad alimentare le guerre, ha ribadito l’arcivescovo, facendo riferimento alle sue origini calabresi, dove appunto faide eterne dilaniano famiglie per generazioni. Egli ha ricordato infine i 4 pilastri che fondano la pace, come ha insegnato Giovanni XXIII nella Pacem in terris, 60 anni fa: la verità, la giustizia, equità sociale, solidarietà. Mons. Marcianò ha voluto concludere la celebrazione con una invocazione alla Vergine del fiume che scaturisse dai cuori dei bambini. Li ha chiamati tutti attorno a sé e con loro ha chiesto alla madre celeste di intercedere per ciascuno e per tutto il mondo dilaniato dai conflitti.
Per la prima volta alla marcia della pace ha preso parte anche il sindaco insieme al gonfalone della Città di Ceccano
qui alcune foto della manifestazione e della celebrazione

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