
E’ stata una specie di scommessa, ma l’hanno vinta: bambini a pestare l’uva con i piedi e a manovrare il torchio, affascinati dalle tenaglie e dal cavallo che veniva ferrato dal maniscalco, impegnati a pescare i regalini dell’ACR, gli adulti conquistati dai ricami, dalle composizioni floreali, dall’oggettistica, dai tavolieri e dai mattarelli delle signore impegnate ad impastare le fettuccine all’uovo, dai lavori del restauratore di mobili, e poi in fila per assaggiare le ciambelline con il vino rosso, e poi a mangiare qualcosa ai tavoli che occupavano quegli spazi che solitamente sono parcheggi, leggendo anche i ricordi degli abitanti del quartiere, raccolti in tante schede affisse alla ringhiera della chiesetta che dà il nome al quartiere. Il tutto accompagnato dagli organetti e dalla musica dei Pentafolk di Castro dei Volsci. La mezza fiera della Madonna della Pace è risorta, grazie all’impegno di tanti volontari delle Associazioni della Rete, coordinata dalla Proloco di Ceccano. Li ha guidati la consigliera delegata al commercio, Federica Maura, che ne ha accettato tutte le proposte, superando i tanti ostacoli che l’idea sembrava evidenziare, nel momento in cui si pensò a ridar vita alla Fiera della Madonna della Pace. Complimenti a tutti!

qui alcune foto dei momenti preparatori
e qui le foto di Peppino Diana, condivise dalla Proloco
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Purtroppo non ho potuto partecipare e leggere le storie scritte sui fogli,appesi alla ringhiera della madonna della pace,mi sarebbe piaciuto