
Mano molto pesante della Questura di Viterbo nei confronti di 19 tifosi del Ceccano, denunciati alla magistratura per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive, tra cui il superamento indebito di recinzione, l’utilizzo e il lancio di strumenti per l’emissione di fumo, la violenza o minaccia nei confronti degli addetti ai controlli dell’impianto, la violenza a Pubblico Ufficiale commessa durante manifestazioni in luogo pubblico e l’inosservanza del provvedimento del DASPO. Secondo la Polizia, i tifosi del Ceccano, il 31 maggio scorso, durante la finale della Coppa Italia dilettanti a Viterbo, entrarono arbitrariamente all’interno dell’impianto sportivo, forzando i cancelli di ingresso, prima che gli stessi venissero regolarmente aperti in situazione di sicurezza per il pubblico. All’arrivo della polizia, alcuni degli ultras, invitati ad uscire dallo stadio, reagirono con minacce, insulti e spintonamenti in danno sia degli stewards che dei poliziotti. Inoltre alcuni di loro si sono anche resi responsabili dell’accensione e del lancio di fumogeni. Oltre la denuncia penale a piede libero, il Questore ha disposto il provvedimento del DASPO, misura di prevenzione che vieta loro l’accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive per periodi complessivi compresi tra 1 e 8 anni, in relazione alla gravità dei comportamenti messi in atto. Per tre di loro poi è stato emesso il provvedimento dell’obbligo di firma, convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Viterbo. L’inosservanza della misura è una violazione di carattere penale che comporta la reclusione da uno a tre anni e la multa da diecimila a quarantamila euro.
Segnale soltanto per gli ultras del Ceccano o per tutte le tifoserie?
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A proposito di calcio….ho letto che è stato negato l’ accesso agli atti relativamente alla sostituzione del manto erboso dello stadio di Ceccano avvenuta nel 2024. Probabilmente non sarà dato conoscere la motivazione! Anche se l’ argomento non è di mio interesse, un po’ la cosa mi lascia perplessa, soprattutto perché la trasparenza è stata oggetto di campagna elettorale.