La combinazione tra il caldo torrido e il pagamento delle pensioni ripropone la questione dei due uffici postali di Ceccano, città di quasi 23 mila abitanti in cui gli spazi designati per il servizio postale appaiono del tutto inadeguati, a cominciare da quelli dell’ufficio principale in via Madonna della Pace. Ci lavorano ben 15 dipendenti e molto spesso ha fenomeni di sovraffollamento che si ripercuotono sia sulle condizioni di lavoro degli impiegati che sui servizi offerti agli utenti. Ancora peggiore la condizione di Ceccano 2, in via S. Francesco, in cui gli utenti del servizio postale sono costretti ad aspettare all’aria aperta, con qualsiasi condizione metereologica, non essendoci lo spazio materiale all’interno dell’ufficio. Perché i ceccanesi debbono essere trattati così male dall’amministrazione postale? Non sarebbe il caso di cercare altri locali che rispettino le norma di sicurezza?

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L’ufficio postale di via S.Francesco potrebbe spostarsi e utilizzare i locali dismessi della stazione ferroviaria. Posto ben comunicato, fermate sutobus e ampio psrcheggio.
La legge 475/1968 stabilisce un rapporto di una farmacia ogni 3300 abitanti mentre per gli uffici postali a Ceccano sono due pure inadeguati per 23000 abitanti. In pratica questo significa l’introduzione di nuovi uffici postali per facilitare l’utenza sempre in fila.