Sarà il grande barocco sacro del Te Deum di Marc Antoine Charpentier, per soli, coro e orchestra domenica 15 giugno, nella Collegiata di S. Giovanni, alle ore 19, ad accompagnare l’intronizzazione della statua di S. Giovanni Battista per la festa patronale. Lo eseguirà il Coro Josquin Des Pres, diretto da Guido Iorio, con le voci voci di Cinzia Cristofanilli, Mariagrazia Molinari e Veronica Spinelli, soprani, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, ed Enrico Talocco, tenore. Saranno accompagnati dai flauti diritti di Orlando D’Achille e Luisa Lauri, dalle trombe di Massimiliano Malizia e Martina Calabrese, dai timpani di Paolo Martini e dall’organo di Chiara Olmetti. Il Te Deum è il sesto appuntamento del Festival Francesco Alviti. Il giorno successivo, 16 giugno, in piazza S. Giovanni, alle 21,30, toccherà alla musica antica, con il quintetto pianoforte ed archi del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Francesca Vicari ed Alessio Gizzi, violini, Vincenzo Della Monica, viola, Donato Cedrone, violoncello, presenteranno musiche di Cesar-Auguste Franck, in un concerto dal titolo Sospiri appassionati. Il 17, i ragazzi dell’Oratorio del Sorriso debutteranno al festival con Il Viaggio della Felicità. La formazione è stata recentemente premiata dal Movimento Apostolico Ciechi per le attività di integrazione e solidarietà che sta alla base dell’esperienza ceccanese. Il 18 giugno ci sarà una prima assoluta mondiale: per la prima volta, in epoca moderna, saranno eseguite le musiche scritte alla Corte dei de Ceccano. Si tratta di composizioni ritrovate nelle pergamene dei secoli XIII e XIV, poi utilizzate dai notai di Ceccano come cartelle per i documenti. Saranno eseguite dal liuto di Andrea Micheli e la voce di Federica Carducci, mentre gli storici Matteo Limongi e Vincenzo Angeletti Latini racconteranno la storia dei De Ceccano, con la presentazione del più antico esemplare manoscritto degli Annales, risalente al secolo XV. Una serata tutta dedicata alla storia, che sarà preceduta dalla premiazione del Concorso poetico dedicato a Carmelina Spada. Il giorno dopo, il 19, ancora cultura e musica con un intervento di don Italo Cardarilli, arciprete di Ceccano e storico dell’arte, sul rapporto tra il Caravaggio e la devozione a S. Giovanni battista. Con lui il Trio Le Muse, che riempiranno la serata con le loro voci. Il giorno successivo, 21 giugno, Festa Europea della Musica, sarà la volta di Federico Palladini e della banda della Scolopendra, che presenteranno le loro canzoni originali, legate al nostro territorio e alla nostra storia. La Musica per Catarinozzi 1736 riempirà le volte della Collegiata di S. Giovanni battista nella Festa patronale del 24 giugno con il concerto dell’organista Juan Paradell Solè con la flautista Camilla Refice che, alle ore 18, faranno risuonare quello strumento che da quasi tre secoli accompagna le liturgie solenni della Collegiata. Il 30 giugno sarà la volta della Banda Giovanile di Ferentino, diretta da Luigi Bartolini e il giorno dopo, 1 luglio, dell’Orchestra di Fiati di Ferentino, diretta da Alessandro Celardi. Il 2 luglio saranno di scena i percussionisti dell’Ensemble del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone cui seguirà, il 3, la serata dedicata all’opera con i solisti e il Coro Josquin Des Pres. Conclusione il 4 Luglio con l’Amaseno Harmony Show Band, diretta da Natalino Como. La direzione artistica del Festival è affidata a Mauro Gizzi, direttore del Conservatorio di Frosinone. La manifestazione, organizzata dalla Proloco e dalla Rete delle Associazioni di Ceccano, gode dei patrocini della Provincia di Frosinone e del Comune di Ceccano.

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