Ah, il mio voto non l’avranno più, sono dieci anni ormai che non voto, fanno tutti schifo… Un ritornello durante le settimane della campagna elettorale a Ceccano, i cui cittadini sono chiamati alle urne per il rinnovo del consiglio comunale, dopo gli arresti del 24 ottobre. Sono gli slogan del partito dei vincitori, sì, perché quelli che non votano, e sono tanti, in realtà si schierano per chi vincerà. Il loro voto sarebbe potuto essere decisivo per cambiare e invece preferiscono rimanersene a casa, per poi lamentarsi che non cambia niente. Quanti saranno gli astenuti in questa tornata elettorale? Alle comunali del 2020, si astennero dal voto il 28% degli elettori, cui si aggiunsero altri 350 cittadini che votarono in bianco o annullarono la scheda. Nelle regionali del 2023, la percentuale delle astensioni raggiunse il 55%, un record per Ceccano. Nell’attuale tornata, l’alto numero di candidati, quasi 350, potrebbe migliorare i dati sulla partecipazione. Vedremo.

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Mai come adesso è importante recarsi alle urne. Siamo sempre noi cittadini che possiamo fare la differenza, ma spesso non ne siamo consapevoli. L’ importante è non pensare al “proprio orticello” ma al bene di tutti.
L’astensionismo ha mostrato di variare notevolmente a seconda dell’interesse degli elettori e del relativo coinvolgimento emotivo riguardo ai temi proposti a votazione , tuttavia un tasso di astensionismo crescente da noi è causato dalle questioni morali e dalle troppe candidature.