La vicenda si trascina dal 2015: i costi sono praticamente raddoppiati rispetto a 10 anni fa, mentre il comune per ben due volte ha detto no alla proposta dell’Arma di subentrare a proprie spese nei lavori. Si era partiti con 508 mila euro da spendere per l’adeguamento sismico della Caserma dei Carabinieri. Un anno dopo, i lavori venivano appaltati ma ben presto si interrompevano, con una lunga scia di polemiche, querele ed interdittive antimafia. Nel 2020, il commissario prefettizio cercava di risolvere la situazione con due perizie di variante. Passavano però altri due anni, senza che i lavori riprendessero, finché Palazzo Antonelli decideva di risolvere il contratto in danno della ditta. Ma passava un altro anno ancora: nel 2023, una lettera di sollecito della Regione voleva sapere che uso il comune avesse fatto del finanziamento. In risposta, il comune trasmetteva un nuovo computo metrico per aggiornare i costi dell’opera, che lievitavano di un altro mezzo milione di euro, esattamente 479 mila. La Regione approvava il rendiconto ma concedeva al comune soltanto il 50% di quanto necessario, con l’impegno per Palazzo Antonelli di un cofinanziamento di 225 mila euro. Nel maggio del 2024, il comune incaricava un ingegnere per la nuova progettazione esecutiva e nel settembre successivo decideva di utilizzare per la caserma gli usi civici, destinati agli investimenti, deliberazione approvata dal consiglio comunale il 1° ottobre 2024. Nel frattempo l’amministrazione comunale per ben due volte aveva respinto le proposte alternative dell’Arma dei Carabinieri: la prima di realizzare, con fondi PNRR, una nuova caserma nella scuola di Borgo Berardi, quella abbandonata da 20 anni, e la seconda di procedere con somme proprie alla conclusione dei lavori nell’edificio da sistemare. Il 24 ottobre, con gli arresti del sindaco, e dei tecnici comunali bloccava di nuovo tutto. Ora il commissario ha deciso di procedere con una indagine di mercato per cercare le ditte disposte a partecipare alla gara.
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