Diversi lettori ci hanno fatto osservare alcune imprecisioni sul post relativo alla fine degli arresti domiciliari per l’ex sindaco Caligiore, Anniballi e Polsinelli, arrestati con le accuse di associazione a delinquere e corruzione negli appalti del PNRR: in realtà, la misura cautelare era alla sua scadenza, essendo fissato in 6 mesi il tempo massimo fissato dalla legge, per trattenere una persona ancora non giudicata da un tribunale. In effetti, la misura è stata revocata il 24 aprile, esattamente a sei mesi di distanza dal 24 ottobre. Il Gip, il giudice dell’indagine preliminare, non avrebbe adottato un provvedimento discrezionale, come appariva dal nostro post, ma applicato soltanto il termine previsto dalla legge. Lo stesso magistrato, però, su richiesta del procuratore europeo, non ha rimesso in libertà gli indagati, ma, in considerazione del fatto che siano emersi durante le indagini ulteriori elementi di accusa, ha adottato un’altra misura cautelare, come previsto dall’art. 307 del codice di procedura penale. Non potendo più trattenere agli arresti gli indagati, per decorrenza dei termini, ha imposto loro l’obbligo di rimanere nella città in cui sono residenti. In caso in cui se ne allontanassero, verrebbero arrestati di nuovo. Un grazie doveroso ai nostri attenti lettori.

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