La Procura europea ci va giù pesante: nel momento in cui si è appreso della richiesta di proroga delle indagini, è stato reso noto da fonti di stampa che le accuse nei confronti di due ex assessori della giunta, decapitata lo scorso 24 ottobre dagli arresti, sono state cambiate e sono diventate molto più gravi. In un caso, il procuratore avrebbe contestato l’associazione a delinquere, oltre alla corruzione, mentre nell’altro ci sarebbe anche la turbativa d’asta oltre naturalmente alla corruzione. Si tratta di reati molto gravi le cui responsabilità dovranno essere provate di fronte ai giudici chiamati ad emettere la sentenza. Gli avvocati difensori hanno anche reso noto che tali accuse sarebbero state già contestate nel passato, al momento degli interrogatori di garanzia, nello scorso mese di dicembre. Intanto le indagini proseguiranno fino al termine dell’estate, quando il procuratore chiederà il rinvio a giudizio. A quel punto gli imputati potranno avere copia di tutti gli atti dell’indagine e decidere quale strategia difensiva adottare. Quindi il Gup, giudice delle indagini preliminari, deciderà se emettere la sentenza di rinvio a giudizio che segnerà il vero e proprio inizio del processo.

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