L’arch. Vincenzo Angeletti Latini fa il punto sulla conoscenza dei pittori che hanno ritratto Ceccano alla fine del secolo XIX. Ne ospitiamo volentieri il contributo
Dopo circa tre anni di difficoltose ricerche in vari musei del mondo, con mia moglie Paola, riuscimmo a raccogliere le fino ad allora sconosciute immagini di due pittori anch’essi sconosciuti a Ceccano. Il materiale veniva da noi riordinato e pubblicato nel 2000 e distribuito, gratuitamente, in un affollata presentazione pubblica. Il volume «Aurelio e Cesare Tiratelli pittori “di Ceccano” » è consultabile sul sito Ceccano turismo cultura. Nel volume venivano trattati altri pittori che avevano avuto per soggetto Ceccano, riprendendone come i Tiratelli, scorci e scene paesane, documenti unici di fine ottocento primi decenni del novecento. Si tratta di Pio Joris, Stefano Donadoni, Filippo Mola, Scipione Simoni, Lorenzo Cecconi e Nino Costa.
Molto interesse ha destato la pubblicazione nei 25 anni trascorsi dalla pubblicazione. Inizialmente le immagini presenti sull’opera sono state diffuse su internet senza mai citarne, per correttezza, la fonte. Dei pittori, ora noti ai più, sono riportate, in vari articoli, notizie biografiche aventi la stessa provenienza.
La pubblicazione rappresenta la prima, e ancora oggi unica, opera sui predetti pittori citata nella bibliografia di importanti cataloghi d’arte, nonché nella scheda, su Tiratelli, dell’ICCD del MiC.
Molto altro materiale abbiamo raccolto in questi anni che consentirebbero una riedizione aggiornata del volume. Verrebbe tra l’altro arricchita da interessantissime foto d’epoca di Ceccano provenienti dall’album fotografico dei Tiratelli. Più estesa sarebbe la trattazione, corredata da altre inedite opere, frutto di specifiche ricerche su Donadoni e Mola.
Fatte queste dovute precisazioni torno al motivo di questo articolo con il quale presento una rara foto di Aurelio, acquistata e proveniente da un’importante collezione americana. Debbo dire che aver “riportato” Tiratelli a Ceccano mi ha dato soddisfazione.
In particolare va notato che si tratta dell’ultima immagine di Aurelio. Infatti il 26 aprile 1900, che segue la firma di Aurelio, precede di 5 giorni la sua morte avvenuta il 2 maggio successivo a Roma.

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