Non è un errore ma una manifestazione d’affetto: “Santa” Nicola è il modo tradizionale con cui i ceccanesi “doc” chiamano la chiesa abaziale di San Nicola di Bari. Di questa chiesa antichissima, ci parla oggi l’arch. Vincenzo Angeletti Latini, in uno dei suoi splendidi contributi per conoscere meglio Ceccano. Affronta, in particolare la facciata “occultata” dell’edificio sacro con il suo splendido rosone, purtroppo ben visibile soltanto dall’interno
Su questo interessante edificio religioso l’unico studio è “La chiesa Abbaziale di S. Nicola in Ceccano” scritto nel 1993 dal compianto storico locale, l’amico Carlo Cristofanilli. Cento anni prima, nel 1893, don Michelangelo Sindici, in “Ceccano, l’antica Fabrateria” gli dedicava un paragrafo. Si tratta, per entrambe le opere, di studi principalmente storici. Dobbiamo arrivare al 2022 con “La chiesa trecentesca di S. Nicola a Ceccano: costruzione e linguaggio”, consultabile su internet, pubblicata sull’autorevole rivista Palladio, n.° 70 anno XXXV. Si tratta di un articolo nel quale il prof. arch. Emanuele Gallotta affronta gli aspetti architettonici dell’edificio.
Anticipo solo, per non di aver trovato, nella trattazione, alcune inesattezze che richiederebbero uno spazio che esulerebbe da questo mio contributo.
Mi riserverò di affrontare, Dio permettendo, in una prossima pubblicazione i risultati di ricerche e approfondimenti pluridecennali.
Tornando all’argomento, rispolverati gli strumenti professionali, ho corredato questo breve articolo con disegni che meglio possono illustrare e far comprendere gli elementi architettonici con la loro costruzione geometrica.
La facciata principale della chiesa risulta nascosta e poco conosciuta. Si trova infatti occultata, sicuramente dall’epoca del primo accrescimento nel XII° sec., da un edificio situato in prossimità che lascia uno stretto passaggio, interdetto.
L’ingresso avviene, tramite un pregevole portale, di insolita collocazione, sul lato destro dell’edificio rendendo così tale lato la reale facciata principale.
Posizionandosi opportunamente sulla scaletta di accesso del detto edificio limitrofo o dal sottostante Hortus conclusus possiamo leggere, facilmente, le fasi di accrescimento della chiesa.
Il sottostante schema evidenzia l’evoluzione architettonica della chiesa. Comunemente è conosciuta e denominata come Santa Nicola, concordando l’attributo al femminile per erroneo interpretazione del corretto genere del nome Nicola.
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Molto interessante….