Non è possibile rispettare i tempi di realizzazione del nuovo asilo nido in via Vigne Vecchie, 48 posti per i bambini di Ceccano, che, perciò, se ne vanno in fumo. E’ un’altra delle conseguenze dell’uragano che ha travolto Ceccano, con gli arresti del 24 ottobre 2024. Il Commissario straordinario, il 29 novembre scorso, aveva chiesto una deroga al Ministero dell’Istruzione, visto che l’Ufficio tecnico era rimasto quasi completamente sguarnito. Ma da Viale Trastevere nessuna risposta, dopo quasi 4 mesi. Pertanto il commissario, visto che la mancata proroga non consente di rispettare il cronoprogramma così come disposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – unità di missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha preso atto che la mancata proroga implica l’impossibilità di realizzazione dell’asilo nido con capienza di 48 posti in località “Vigne Vecchie”. Quell’asilo nido, oltre un milione di finanziamento, era stato concesso a Ceccano perché l’amministrazione comunale non aveva mai presentato una richiesta per costruirne. Palazzo Antonelli era rimasto sorpreso da un contributo che non aveva neppure richiesto, pur essendo il servizio dell’asilo nido fondamentale per l’aiuto alle giovani famiglie, che, ora, dovranno continuare ad avvalersi dei servizi dei privati.
potete leggere la deliberazione commissariale nella sua interezza qui

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Sono sempre più convinto, caro Peter, che pagheremo e ripagheremo le conseguenze delle “imprese” di questa banda di incapaci per parecchi anni.