Erano in 150 all’Antares, di domenica pomeriggio, senza promesse di pasticcini o supplì, a discutere di Ceccano e del suo futuro: l’assemblea civica convocata dal Comitato del Centro Storico è stata un bel segnale a poco più di quattro mesi dal 24 ottobre, il giorno degli arresti a Palazzo Antonelli. In tanti si sono avvicendati sul palco dell’Antares, ciascuno dando il suo contributo, chi con le doglianze per i tanti problemi non risolti, chi indicando strade da percorrere, chi sottolineando assenze e presenze, in una riunione aperta a tutti. Così Patrizia Fabi, presidente del comitato, ha sintetizzato l’incontro: abbiamo discusso tra di noi, pacificamente, ognuno è stato ascoltato per quanto aveva da dire, nessuno ha urlato, nessuno ha inveito contro avversari, contro “i nemici della città”, come spesso è accaduto negli ultimi anni per chi criticava le azioni dell’amministrazione. Inquinamento, urbanistica, trasparenza, onestà, edilizia, piano regolatore, palazzetto dello sport, cultura, tanti i temi toccati che i cittadini sperano confluiscano nei programmi elettorali dei candidati. Il Comitato per il Centro Storico nacque dopo la decisione dell’amministrazione di procedere al rifacimento della pavimentazione di Piazza Mancini, uno dei progetti del PNRR finiti sono inchiesta.

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