L’unica luce di Cristo, simboleggiata dal cero pasquale, acceso sull’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria del Carmine a Tecchiena, è stata poi passata dai celebranti, il vescovo Spreafico, il pastore valdese Aquilante, il pope ortodosso Mititelu, il ministro evangelico Cacciatore, a tutti i fedeli convenuti nella parrocchia, che, per il secondo anno consecutivo, ha ospitato la veglia ecumenica interdiocesana, per la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Il tema della liturgia, che si è svolta venerdì 24 gennaio 2025, è stato la Fede, virtù teologale, coniugato dai due interventi del pastore Massimo Aquilante e del vescovo Ambrogio Spreafico, nel 1700° anniversario del Credo niceno, il simbolo, redatto nel Concilio di Nicea del 325, pronunciato in tutte le chiese, dopo l’omelia del sacerdote. Il pastore valdese ha analizzato la dinamica della fede, che ogni chiesa realizza a suo modo, negli aspetti più semplici ma anche in quelli più complessi e difficili, soffermandosi sul dialogo tra Gesù e Marta, la sorella di Lazzaro e Maria, a Betania. La fede in Gesù, ha detto Aquilante, non è credere ad un’idea, ad una interpretazione del mondo: è il rapporto con una persona, con tutta la complessità che un dialogo fra persone libere comporta. Nella fede dei Cristiani non c’è più un Dio che si nasconde, difficile da comprendere, ma Dio che si è fatto uno di noi, perché la nostra relazione con lui sia la più profonda possibile. Mons. Spreafico si è soffermato sulle parole della I Lettera di Pietro che invita alla speranza nella vita che Gesù promette a tutti coloro che credono in lui. Questa speranza, secondo l’insegnamento di Pietro, deve fondarsi sulla fede. Succede tante volte nella nostra vita – ha detto il vescovo – che la nostra fede in Gesù venga messa alla prova, ma è proprio in quei momenti che essa si corrobora, si purifica, diventa più limpida, sottraendosi così ai tanti inganni ai quali invece possiamo sottostare se non siamo attenti. Suggestivo è stato anche il canto del responsorio secondo la liturgia ortodossa della chiesa rumena.

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