
Lo conoscevano tutti, per anni era stato una sorta di mediatore culturale per i suoi connazionali in cerca di lavoro in Italia. Era andato via da Tirana, la sua città in Albania, con la nave che aveva attraccato a Bari nel 1991. Non so come fosse arrivato a Ceccano. So soltanto che aveva capito che la scuola era il vero elevatore sociale per i ragazzi albanesi che ora dimoravano a Ceccano. Tante volte è venuto al Liceo per seguirne le vicissitudini. La sua soddisfazione più grande è stata quando uno di questi ragazzi, Qazim Xhahysa, già brillante alunno del Liceo di Ceccano, diplomato con 100 e lode, ormai cittadino italiano a pieno titolo, conseguì la laurea alla Bocconi di Milano, frequentata grazie alla borsa di studio ottenuto grazie al suo talento. Aveva raggiunto l’obiettivo. L’ultimo saluto a Musa Lezha, deceduto il 16 gennaio, ci sarà a Tirana, nella sua città, dove ha voluto essere sepolto. Attualmente a Ceccano vivono 80 cittadini di origine albanese, tutti ben integrati nella città.
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