Sarà il vescovo diocesano, mons. Ambrogio Spreafico, ad entrare per primo nel Santuario sulla riva del fiume Sacco, chiesa giubilare per il 2025, domenica 12 gennaio, alle ore 18, a Ceccano, per aprire l’anno santo per tutti i pellegrini che vorranno ricevere l’indulgenza nell’antico Santuario, dove si venera, da 8 secoli, l’effige di Maria del fiume, sopravvissuta, in modo a dir poco straordinario, alle bombe della II Guerra Mondiale. Con lui ci saranno i parroci della vicaria di Ceccano, le autorità civili e militari, le associazioni del territorio, i cori di tutte le parrocchie, per esprimere appunto il giubilo che la speranza, tema del Giubileo 2025, può offrire a tutti in questi tempi molto difficili. Il Santuario di Ceccano offrirà a coloro che lo vorranno la possibilità di ottenere il perdono straordinario del Giubileo 2025. Lo farà con una serie di manifestazioni e di appuntamenti, che saranno resi noti nei prossimi giorni e che sono stati decisi dal Consiglio Pastorale della Vicaria, riunito nei giorni scorsi dal vicario, don Sebastian. Per Ceccano, si tratta di una grande occasione di rinascita dopo gli incresciosi avvenimenti delle fine di ottobre del 2024. L’apertura del Giubileo a Ceccano sarà preceduta sabato 11, alle ore 16, nel salone di santa Maria a fiume, da un convegno sulle origini storiche del giubileo, con particolare riferimento al card. Annibaldo de Ceccano, che fu legato pontificio al secondo giubileo del 1350, e sul significato attuale dei segni giubilari. Interverranno il dott. Matteo Limongi, storico, dottorando di ricerca, che illustrerà il ruolo del cardinale de Ceccano, il cui stemma è ancora oggi quello della Città, e don Italo Cardarilli, liturgista e storico dell’arte, arciprete di S. Giovanni a Ceccano, che interverrà sulle radici bibliche e i segni del Giubileo. Il convegno sarà arricchito dalle musiche dell’arciliuto di Andrea Micheli.


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