Da Stefano Gizzi, esperto di musica antica, riceviamo e volentieri pubblichiamo un invito all’ascolto delle opere di Alessandro Scarlatti, grande musicista del ‘700 italiano, del quale nel 2025 si ricorderà il terzo centenario dalla morte.

https://youtu.be/gF5wQM5GIYA?si=PWE1f-ibMlRYUFemTutto il mondo musicale, soprattutto all’estero, si prepara a celebrare il Terzo Centenario della Morte di uno dei più grandi musicisti italiani della Storia: Alessandro Scarlatti, morto a Napoli il 24 ottobre 1725. Compositore celebratissimo in vita e in morte, ma in Italia, purtroppo, più celebrato che conosciuto. Amatissimo in Inghilterra, grazie alla prima grande biografia dedicata a Scarlatti da uno dei maggiori musicologi del Novecento, Edward Joseph Dent. Questo benemerito musicologo, dopo anni di ricerche in Italia e in varie biblioteche ed archivi europei, pubblicò una monografia su Alessandro Scarlatti che ancor oggi è pietra miliare per gli studi sul compositore siciliano, trapiantato a Roma e poi a Napoli: “Alessandro Scarlatti, His Life and Works”, Londra 1905. Dent aveva ben compreso il ruolo centrale svolto nella Storia della Musica europea da Alessandro Scarlatti agli inizi del Settecento e propose l’edizione critica di alcune opere del compositore. Nel 1945, al termine del Secondo Conflitto Mondiale, Dent pubblicò per l’Università di Oxford l’edizione critica moderna della “Cantata Pastorale per la Natività di Nostro Signore Gesù Cristo”, eseguita nel Palazzo Apostolico del Vaticano la sera del 24 dicembre 1695. Era usanza consolidata a Roma attendere la celebrazione della Santa Messa della Notte di Natale con l’esecuzione di una Cantata Sacra, offerta al Papa, ai Cardinali, ai prelati di Curia, ambasciatori e illustri personalità estere. Alessandro Scarlatti sarà chiamato ben quattro volte a comporre questa Cantata celebrativa del Natale negli anni 1695, 1705, 1706 e 1707. La Cantata del 1695 è per soprano, archi e continuo. Le tre Arie sono di straordinaria bellezza, con melodie che evocano lo stile pastorale e di zampogne, nella tradizione del Presepe Romano.
I. Introduzione
II. Recitativo:
O di Betlemme altera povertà venturosa.
III. Aria:
Dal ben seno d’una stella.
IV. Recitativo:
Presa d’uomo la forma, alle gelide tempre.
V. Aria:
L’autor d’ogni mio bene
VI. Recitativo:
Fortunati pastori giacchè v’è dato in sorte.
VII. Aria:
Toccò la prima sorte a voi, pastori.
Ci sono varie esecuzioni facilmente reperibili su YouTube.
Tra esse, consigliamo quella datata ma davvero di qualità con il soprano tedesco Gertraud Stoklassa, l’Orchestra da Camera di Mainz, diretta da Gunter Kher. Una versione più recente, fra le tante, è quella video integrale ed audio del Concerto tenuto nella prestigiosa Sala del Concertgebouw di Amsterdam il 24 dicembre 2017. Per le tre altre Cantate di Natale di Alessandro Scarlatti, suggeriamo alcune arie di particolare bellezza ed intensità. Sono arie che non sfigurano assolutamente accanto al Messia di Haendel e all’Oratorio di Natale di Johann Sebastian Bach!
Per concludere, dopo gli studi in Italia di Roberto Pagano, ha pubblicato opere pregevoli sulla vita e le composizioni di Alessandro Scarlatti uno dei massimi musicologi contemporanei, il Prof. Luca Della Libera.
Ecco i link per un ascolto facilitato
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