I tanti ragazzi che hanno imparato un po’ di matematica da quel professore, serio e posato, capace di spiegare l’apparentemente inspiegabile, gli amici che hanno avuto l’onore e la grazia di conoscerlo, i colleghi che ne hanno apprezzato le qualità, io per primo, che da Oreste ho mutuato la passione per l’informatica e per il camper. In tanti dobbiamo ringraziare Oreste Bussani, che ci ha lasciati questa notte, all’improvviso. A lui devo il mio primo computer, un Ti99, Texas Instruments, comprato a Rieti, dove c’era la fabbrica, e poi con lui i corsi di informatica che stavamo inventando insieme, e le girate in camper. Con lui, nell’estate del 1993, andammo ad Avignone, nella Médiathèque Ceccano a far conoscere il nome di Annibaldo che nessuno, nella città provenzale, ricordava, nonostante l’imponenza della Livrée . Regalammo al Conservatore della Bibliothèque, M. Gaillard, una mappa del Lazio Meridionale, in modo che capisse che il nome Ceccano era in realtà un toponimo e non soltanto il cognome di un cardinale. Tante esperienze, in uno scambio fecondo fra le nostre famiglie, che è durato per tanti anni. Grazie, Oreste per la tua simpatia e la tua signorilità: con tua moglie Paola, e le vostre splendide figlie, siete stati per me e Vittoria un esempio da seguire. Salutaci Francesco. Arrivederci presto.

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