Domenica 24 novembre, alle ore 11, nella Collegiata di S. Giovanni battista a Ceccano, si ricorderà la dedicazione della chiesa, rinnovata nel 1905. Ecco un interessante articolo di Giancarlo Ruggiero che ci aiuta a capire l’importanza della celebrazione

La dedicazione della chiesa, profondamente rinnovata ed ampliata, avvenne il 19 novembre 1905 da parte di monsignor Bianconi, vescovo diocesano. La Collegiata era stata ampliata sotto l’arciprete Bonanome, soprattutto per quanto riguarda i transetti e l’altare maggiore (gli cappullon'(u)) utilizzando le pietre della chiesa di S. Stefano al serbatoio. I lavori l’avevano completamente trasformata, fino al suo attuale assetto. Nelle risoluzioni capitolari, ho letto che la giornata del 19 novembre fu preceduta da un solenne triduo predicato dal capitolo. Al mattino del 19, il vescovo provvide alla dedicazione dell’altare maggiore e di quello dove si trova adesso il Santissimo. Dopo il Pontificale, toccò all’ arciprete Cicciarelli il privilegio della prima Messa celebrata sul nuovo altare maggiore.
La dedicazione di una chiesa è un rito solenne e antico della Chiesa cattolica attraverso il quale un edificio viene consacrato e destinato in modo permanente al culto divino. È un momento di grande importanza spirituale e simbolica, che segna la nascita di un nuovo luogo di preghiera e di incontro con Dio. Con l’olio crismale vengono unti gli altari, che diventano così la “mensa del Signore”, luogo in cui si celebra il sacrificio eucaristico. Anche le pareti interne della chiesa vengono unte con l’olio santo, a significare che tutto l’edificio diventa un luogo sacro, una casa di Dio. La dedicazione di una chiesa è un rito che si celebra una sola volta nella vita di un edificio. E’ molto più di una semplice inaugurazione. È un momento di grande spiritualità e di forte legame con la comunità cristiana. Rappresenta la consacrazione di un luogo che diventa casa di Dio e dei suoi figli.
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