Vorrei rivolgermi ai giovani qui presenti e agli amici di Riccardo: Non riusciamo né (forse) riusciremo mai a spiegarci questa morte. Però una cosa possiamo e dobbiamo considerare: la nostra vita, così preziosa e ricca, è estremamente fragile. È come un cristallo. Custoditela con cura e attenzione… dobbiamo e/dovete vigilare per non cadere nella logica del videogioco: che ci fa pensare che abbiamo a disposizione un’infinità di vite. Che sia possibile resettare la partita, per ricominciarne una da capo. Le nostre scelte, i comportamenti che mettiamo in atto sono splendidamente e drammaticamente reali. Costruiscono o distruggono il presente e il futuro. Una sola è la vita, da vivere intensamente, e tuttavia da custodire. Allora mi piace ora immaginare che Riccardo da lassù vi richiami e vi dica: fate attenzione e custodite la vita!
Queste le parole significative di don Sebastian Chirayath, abate parroco di Santa Maria a fiume e S. Pietro a Ceccano, durante i funerali di Riccardo Pizzuti, morto nella notte tra venerdì e sabato mentre era al volante di un’automobile, andata a schiantarsi contro un guard-rail, in contrada Cirello.
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