Ha prevalso la dignità: i consiglieri di maggioranza riuniti a Frosinone, insieme ai responsabili provinciali e regionali di Fratelli d’Italia, hanno deciso di dare le dimissioni, rinunciando così a quell’idea di andare avanti “come se niente fosse successo”. Il magistrato, giudice delle indagini preliminari, ha detto che tutto il sistema degli appalti di Ceccano è corrotto. Cosa si poteva difendere? E poi c’è stata la pressione popolare, con i cittadini prima riuniti al caffè letterario e stasera in piazza a gridare in maniera ritmata: dimissioni, dimissioni! La combinazione di questi elementi ha fatto rinsavire chi voleva andare avanti a tutti i costi. Finisce, ingloriosamente, l’era Caligiore. Ora Ceccano dovrà cambiare pagina e ricostruire una dignità affossata dal gravissimo sospetto della corruzione diffusa

qui alcune foto del presidio della legalità del 28 ottobre
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Questi soggetti non sanno neanche cosa sia la politica e lo hanno dimostrato fino alla fine, tentennando sulla decisione da prendere. Hanno accettato ogni delibera evitando discussioni e confronti. Hanno combinato di tutto, tranne fare politica. Adesso resta l’amarezza per ciò che si poteva realizzare per questa città in tutti questi anni. Una conferma però penso che l’abbiamo avuta, ossia che il cittadino il potere lo ha, anche solo per denunciare o sollevare dubbi sulle decisioni di un’amministrazione…il resto poi lo fa la giustizia. Mi permetto inoltre come cittadina di ringraziare il giornalista che scrive su questo blog che ci permette di conoscere, riflettere, porci domande, senza accettare tutto passivamente. I comitati in tutto questo rappresentano una vera forza. E forse è proprio da qui che bisogna ripartire, anche se ci vorrà tempo.
Si dovrebbero dimettere anche i collaboratori dell’ufficio tecnico, coinvolti nell’indagine, per i danni causati ai cittadini nel ritardare pratiche giacenti sulla propria scrivania.