E’ la dura sentenza del giudice sportivo che ha multato di 400 euro il Ceccano1920 per gli insulti rivolti dai tifosi alla terna arbitrale e ha imposto che la prima partita interna sia giocata a porte chiuse, cioè senza il pubblico. Nel comunicato del Comitato regionale della Lega dilettanti si legge che il Giudice Sportivo ha disposto la disputa di una gara a porte chiuse perché i propri sostenitori, in campo avverso, nel corso della gara, in più occasioni, rivolgevano alla terna arbitrale espressioni ingiuriose e minacciose, nel contempo accendevano numerosi fumogeni in tribuna e ne lanciavano alcuni spenti nell’area spogliatoi, senza conseguenze. Al termine della gara, i medesimi, reiteravano le offese e minacce, da una zona sovrastante gli spogliatoi lanciavano alcuni oggetti vari in direzione della terna arbitrale senza colpire. In tal contesto un assistente veniva fatto oggetto di uno sputo che lo attingeva ad un braccio mentre all’altro venivano rivolti ripetute espressioni di discriminazione per motivi di sesso.
I fatti sono accaduti nella partita con lo Sterparo, giocata il 6 ottobre e persa dal Ceccano per 2 a 1.

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