Ci informa un lettore che tante concessioni cimiteriali a Ceccano sarebbero scadute. In un commento al post sul fermo dei lavori per i nuovi loculi, scrive: Caro professore, perché non scrive un bell’articolo sulle concessioni scadute del cimitero? Sa quante famiglie sono coinvolte? E quanti cittadini dovrebbero ripagare la concessione per mantenere l’edicola funeraria? Gli altri comuni d’Italia già da anni hanno adottato questo sistema, addirittura abbassando gli anni della durata. Ci sono comuni che hanno portato a 20 anni la concessioni ed altri a 30. Il comune di Ceccano ancora conserva le concessioni di vecchia data per non ledere nessuno, ma questo ovviamente non si scrive. I lavori, se sono fermi, ci sono dei motivi, ma allora a questo punto sarebbe da invertire la rotta con le nuove costruzioni e rivedere tutte le concessioni scadute e chi non potrà pagare vedrà perso il proprio posto. Pero dovete sempre parlare male dell’amministrazione comunale. Non leggo mai un articolo costruttivo sempre e solo critiche come mai? Vuol candidarsi lei a sindaco? Al di là del tono, e della confusione fra le diverse questioni, chiarirei subito al lettore che non ho alcuna intenzione di candidarmi ad alcunché, vista la mia età. Sulle concessioni scadute basterebbe che il comune realizzi o aggiorni il catasto cimiteriale e richieda così indietro le concessioni scadute. Mi pare sia compito dell’amministrazione ricordare ai cittadini l’eventuale scadenza di una concessione e dargli i mezzi per rinnovarla eventualmente. Non ci sono, poi, articoli costruttivi o distruttivi, ci sono notizie, che l’amministrazione potrebbe facilmente integrare o contestare, se non fossero vere. Basterebbe diffondere un comunicato di chiarimento. Se poi l’amministrazione rendesse pubbliche le notizie delle cose buone che realizza sarei il primo a pubblicarle. A me, sia certo il lettore, arrivano scarsissime notizie dal comune e quando ne sono a conoscenza le pubblico immediatamente. Tutt’altro discorso riguarda i nuovi loculi, la cui realizzazione si trascina da anni, nonostante tanti cittadini abbiano già pagato l’intera somma pattuita con il comune. Sono costoro che sollecitano continuamente, senza ricevere risposte. Su questa vicenda, valga come esempio per tutte le altre, Palazzo Antonelli non ha mai emesso un comunicato chiarificatore sul perché dei ritardi, se ci siano stati errori di progettazione, perché mai nessuno, in tutte le fasi di progettazione e realizzazione, si sia accorto della cavità sottostante e soprattutto della condotta Acea Sarebbe sufficiente chiarire gli aspetti della vicenda, per fugare così ogni dubbio.

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