Santo popolarissimo, di S. Rocco si sa davvero poco. Eppure non c’è città che non lo celebri, in maniera particolare nella nostra terra: Villa S. Stefano, Patrica, Amaseno, Pofi e tante altre organizzano feste grandiose in suo onore. A Ceccano, di cui san Rocco è compatrono, lo si onora con una doppia processione, nel passato frequentatissima. La scarsa partecipazione degli ultimi anno ha spinto l’autorità ecclesiastica a modificarne l’orario dal mattino presto, alla sera. La processione partirà dalla chiesa di S. Rocco alle 20,30, arriverà a S. Maria a fiume e poi salirà a san Giovanni. Ci sarà il pane di S. Rocco e la benedizione dei cani domestici. Le fonti su S. Rocco sono poco precise e rese più oscure dalla leggenda. In pellegrinaggio diretto a Roma dopo aver donato tutti sui beni ai poveri, si sarebbe fermato a ad Acquapendente, dedicandosi all’assistenza degli ammalati di peste e facendo guarigioni miracolose che diffusero la sua fama. Peregrinando per l’Italia centrale, si dedicò ad opere di carità e di assistenza promuovendo continue conversione. Sarebbe morto in prigione, dopo essere stato arrestato presso Angera da alcuni soldati perché sospettato di spionaggio. Invocato nelle campagne contro le malattie del bestiame e le catastrofi naturali, il suo culto si diffuse straordinariamente nell’Italia del Nord, legato in particolare al suo ruolo di protettore contro la peste.


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