E’ quanto pagano, annualmente, i cittadini di Ceccano per la tassazione diretta che va nelle casse del comune. In particolare circa 2 milioni vengono versati per l’IRPEF, imposta sui redditi delle persone fisiche, 3 milioni per la TARI, la tassa sui rifiuti, e altri due milioni per l’IMU, l’imposta sugli immobili. Il quoziente pari a 315 è rapportato all’intera popolazione residente, compresi gli infanti: questo vuol dire che la quota pro capite di coloro che pagano le tasse è di gran lunga superiore, soprattutto se si calcola poi l’evasione e l’elusione sull’IRPEF, i redditi di ciascuna persona. Significa, in altre parole, che ci sono dei ceccanesi che pagano molte più tasse degli altri. Quando furono istituite le addizionali comunali e regionali sull’Irpef, lo scopo era quello di responsabilizzare i comuni per i controlli antievasione. Operazione non riuscita, purtroppo. L’Irpef viene pagata con le trattenute sugli stipendi del personale dipendente e sulle pensioni e al momento della dichiarazione dei redditi. Il comune persegue, invece, in maniera efficace coloro che evadono TARI e IMU, grazie all’ufficio apposito, che, negli ultimi anni, ha recuperato due milioni evasi per l’IMU e altrettanti per la TARI.
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