Sicuramente ne saranno stati felici lassù: un tenore con i controfiocchi, preparato, serio ma soprattutto una gran bella persona. Sisto Rossi, alatrense, tenore del Coro Josquin Des Pres, ci ha lasciati, proprio nel giorno amatissimo del Venerdì Santo di Alatri, ma ci attende tutti lassù per cantare con lui nella liturgia del cielo. E’ già stato inserito per il canto tradizionale del Miserere. Ricordo con piacere la sua disponibilità e soprattutto il suo amore per il canto, la sua apertura nell’adeguarsi alla nuove tecnologie disponibili. Grazie Sisto, per la tua testimonianza, arrivederci!
Mi permetto di aggiungere una storiella che avrebbe raccontato in questo momento il nostro amico comune, il m° Mario Luis Zeppa, di Rosario, Argentina. E’ il maestro Zeppa che è andato ad accogliere Sisto in Paradiso e lo ha inserito nel coro di cui lui faceva già parte da qualche mese. Dopo avergli ricordato le esperienze fatte insieme in Argentina, gli avrà presentato gli altri cantanti presenti nel coro: Pavarotti, Callas, Scotto e tanti altri, insieme ai musicisti nell’orchestra, Bach al clavicembalo, Rostropovich al violoncello, Vivaldi al violino, Chopin al pianoforte e così via. Sisto sarà rimasto meravigliato fin quando non è arrivato un vecchietto con la bacchetta in mano. Tac tac sul leggio, tutti al loro posto e parte una musica celestiale, due ore di prova. Alla fine Sisto ha ringraziato Mario Zeppa e gli ha chiesto: ma chi è il direttore? E’ Dio, ha risposto Mario, ma crede di essere Karajan. Cantate per noi, cari amici.

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