Tutelare innanzitutto la sicurezza degli abitanti della zona. Questo afferma un comunicato dell’Amministrazione Comunale di Ceccano, pubblicato stamane su un quotidiano. Palazzo Antonelli sembra intenzionato a dar corso all’ordinanza del 4 gennaio scorso, che dispone il taglio della grande quercia secolare prospiciente la Chiesa della Madonna delle Grazie in via Gaeta. Si starebbe aspettando soltanto il parere della Sovrintendenza ai beni ambientali. La giunta non avrebbe perciò accettato nessuno dei suggerimenti avanzati da tanti cittadini in questi giorni: una seconda perizia tecnica, per avere appunto un altro parere da confrontare con quello dell’agronomo incaricato da Palazzo Antonelli, una tomografia assiale per stabilire l’effettivo pericolo di crollo, una potatura parziale nel lato inclinato, lo studio di altre metodiche in grado di impedire il crollo improvviso e appunto pericoloso del grande albero, tanto per citarne alcune. Non sarebbe stata esperita alcuna strada alternativa all’abbattimento. Il comunicato, addirittura, prende a sberleffi una proposta, che invece aveva una logica: clonare, in collaborazione con l’Università, alcune cellule della quercia per trapiantarla e salvarne così un patrimonio genetico legato da almeno 200 anni a questo territorio. Palazzo Antonelli insiste più volte nel dire che il taglio si basa sul parere del tecnico incaricato. Intanto, domenica scorsa, un nutrito gruppo di cittadini si è ritrovato intorno al grande albero che hanno voluto chiamare Gaia, proprio per esaltarne il valore simbolico. Possibile non si riesca a trovare nessuna alternativa al taglio?

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