E’ un dato impressionante: il valore pro capite comprende tutti gli abitanti di Ceccano, nessuno escluso, neppure quelli che nemmeno sanno o possono giocare d’azzardo, nelle ricevitorie del lotto oppure on line. I ceccanesi hanno speso, in un anno, qualcosa come 62.028.869 euro, che corrispondono a quasi 2800 euro a testa, compresi i bambini appena nati. Il dato riguarda l’anno 2022 ed è stato reso noto dalla Agenzia delle Dogane, che monitora però soltanto le scommesse legali. Bisogna dunque pensare che il valore delle scommesse, a Ceccano, come in tutto il territorio frusinate, sia molto più alto. Recentemente, in un convegno a Palazzo Antonelli, l’Asl di Frosinone aveva evidenziato le problematiche del disturbo da gioco d’azzardo che è molto diffuso nel nostro territorio. A giocare – secondo gli esperti della Asl – sono soprattutto i giovani fino a 35 anni, in maniera particolare nelle scommesse sportive e alle slot machine, che sono molto diffuse negli esercizi pubblici. Secondo la Asl, però, il fenomeno riguarderebbe un numero di gran lunga maggiore di persone, rispetto a quelle che si rivolgono al servizio dipendenze della Asl, perché molti rifiutano di essere catalogati come “dipendenti”. Inoltre, ad oggi, la Regione Lazio non ha comunità di recupero specifiche per il gioco d’azzardo. Anche il comandante dei carabinieri di Ceccano, il luogotenente Laurentini, in quell’incontro, aveva confermato l’ampiezza del fenomeno che si riscontra poi nelle conseguenze per le famiglie, che spesso si ritrovano deprivate di sostanze e affetti.

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Se è vero non solo è impressionante è fortemente sconcertante e sconvolgente
purtroppo è vero e sono soltanto i dati del gioco “legale”
Fenomeno diffuso ovunque. Anche tra pensionati, pensionate, operai. Si dilapidano patrimoni.