La bellezza salverà il mondo, la luce splendente di Lucia apre la strada nelle tenebre e indica la via da seguire. Così don Sebastian Chirayath, abate parroco di S. Maria a fiume a Ceccano, ha spiegato il senso profondo della festa di S. Lucia, martire siracusana dell’inizio del IV secolo, rappresentata dalle ragazze della parrocchia, che hanno preceduto l’effige della martire ciascuna con una lampada, appunto per aiutarci a vedere, nella notte del male. Dopo la messa sul sagrato della chiesetta dedicata a S. Lucia, la processione ha percorso i vicoli della Borgata per poi raggiungere S. Maria e tornare indietro. Al termine pizze fritte secondo la tradizione ceccanese.

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