Ieri si è conclusa la seconda edizione di EngineYourMind Hackathon. La gara è stata vinta dal team Frogs, composto da: Ramon Casalese, Mirko De Santis, Giorgio Salomone, Maria Celenza e Sara Vinci. L’idea presentata dai ragazzi prende il nome di Physia, il primo tessuto sostenibile, con lo scopo di progredire nella riabilitazione motoria. Attraverso dei sensori di movimento programmati e progettati con Arduino, dotati di giroscopio e accelerometro, è in grado di misurare l’ampiezza e l’angolazione dei movimenti che saranno visibili dal paziente attraverso l’app. I sensori comunicano tra di loro tramite collegamento Wi-Fi e i dati trasmessi saranno visibili in tempo reale sull’applicazione, sia dal paziente che dallo specialista che lo segue. È dotata di un ulteriore tessuto interno rimovibile e lavabile ed è pensata sia per la zona cervicale che per gli arti superiori e inferiori. Guardando al futuro, Frogs pensa di integrarla con un’intelligenza artificiale in modo tale da far apprendere a Physia i dati caricati sul cloud ed ottenere misurazioni sempre più accurate.

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