L’inizio dell’autunno del 1867 fu drammatico per chi viveva al confine tra il nuovo Regno d’Italia e lo Stato Pontificio, ridotto al territorio oggi formato dalle province di Roma, Frosinone e Viterbo, con una parte della provincia di Latina, quella fino a Terracina. Garibaldi aveva organizzato una nuova spedizione per dare finalmente all’Italia la sua capitale storica. Il Regno sabaudo faceva il pesce in barile, fingendo di non sapere. L’impero francese di Napoleone III era pronto ad intervenire in difesa del potere temporale del papato. All’interno dello stato pontificio c’era fermenti nazionali che preparavano la strada alle camicie rosse. Vallecorsa si trovò al centro di uno di quegli scontri, che poi culminarono con la battaglia di Mentana. Una colonna di garibaldini cercò di penetrare nella cittadina, probabilmente per recuperare cibo per la colonna del gen. Nicotera, ferma a Pastena. Lo scontro a fuoco avvenne, all’inizio di ottobre, in quella che oggi si chiama Piazza del Plebiscito, come dice l’autore, uno scherzo della storia. I garibaldini dovettero fuggire sotto il fuoco degli squadriglieri pontifici. Gli eventi di quei giorni sono descritti con puntualità e rigore da Vittorio Ricci che presenterà il suo libro Il sacro nella storia che prende spunto dai tanti fatti prodigiosi segnalati per ragionare insieme al lettore su cosa effettivamente accadde. La presentazione ci sarà a Vallecorsa, nella Chiesa di S. Michele, alle ore 18,30, domenica 10 settembre.

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