Lo smottamento si vede ad occhio nudo, sia sul lato verso Frosinone che su quello verso Ceccano. Si nota a terra con un evidente affossamento della sede stradale e l’inclinazione del marciapiedi che rende addirittura difficile camminarvi, ma lo si percepisce anche dall’inclinazione dei pali della luce, che sono ben oltre i 100 gradi, in angolo ottuso rispetto alla superficie. Altri segni si notano nelle congiunzioni tra la strada e il ponte, con profonde crepe sia da una parte che dall’altra e anche sulla spalletta dove i ferri del cemento armato sporgono oltre la superficie, con un copioso distacco di pietrisco di diverse dimensioni, che potrebbe cadere di sotto. Stiamo descrivendo la situazione del cavalcavia ferroviario di Passo del Cardinale, oggi elemento essenziale della circolazione tra Ceccano e Frosinone per il suo collegamento tra la Frosinone Gaeta e la Morolense per poi proseguire su viale Fabrateria Vetus. Quel cavalcavia fu progettato e costruito pensando ad un traffico molto più limitato dell’attuale: oggi è attraversato da migliaia di veicoli al giorno, molti dei quali di grandi dimensioni e peso. Bisogna tener poi conto che al di sotto del cavalcavia passano due vie di comunicazione di grande importanza, la ferrovia Roma Napoli via Cassino, con più di cento convogli al giorno, e una strada, via Mulino San Rocco, che assorbe molto del traffico fra Ceccano e Frosinone, oltre a consentire di raggiungere le popolose contrade della Cantinella e di Colle San Paolo. Quel cavalcavia meriterebbe un sopralluogo urgente.
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