E’ stata sufficiente la prima serata senza pioggia per sentirli, letteralmente, ricomparire come nelle stati precedenti: via Principe Umberto, viale della Libertà, via Matteotti a Ceccano si trasformano in immaginarie piste di autodromi in cui far sentire il proprio essere vivi, grazie a quelle marmitte che ti fanno credere di andare a 300 allora, anche quando sei incollato ai 50 del motorino. Lo fanno in gruppo perché così è più divertente e ci si sfida. E non c’è gusto nel farlo in una via lontana dal centro abitato: sono proprio le case da una parte e dall’altra della strada a garantire il rimbombo e a dare soddisfazione per quei soldini spesi dal meccanico compiacente, che effettua quelle modifiche che la legge proibisce e che garantiscono motori rombanti anche con 49cc. Inoltre la notte ti dà la falsa sicurezza che non ci sia nessuno e così tagli le curve e rasenti un muraglione, senza pensare che potrebbe esserci qualcuno a fare due passi per sfuggire al caldo. Ai motorini pare si aggiunga anche una macchina da rally che utilizza le stesse strade per far sentire un rombo ben diverso dai ciclomotori. CVhe volete farci, c’è chi si sente vivo soltanto così

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