Non erano sotto i mattoni, ma in una intercapedine del muro: lo si apprende da notizie di stampa. Durante i lavori di ristrutturazione di un fabbricato, gli operai si sono trovati di fronte ad un involucro pieno di vecchi fogli. Si trattava di buoni fruttiferi postali del 1937, con tanto di “r’tratt'” di Vittorio Emanuele III, Re d’Italia e Imperatore d’Etiopia. Il proprietario, chisdsà per quale paura, aveva deciso di nasconderli in un luogo che riteneva sicuro. Ed ha avuto ragione per quasi 90 anni. Ora toccherà agli eredi cercare di riscuotere la somma affrontando le pastoie burocratiche di Poste Italiane.

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