Per la solennità dell’Epifania di Gesù
I Magi vanno dal Signore non per ricevere, ma per donare. Ci chiediamo: a Natale abbiamo portato qualche dono a Gesù, per la sua festa, o ci siamo scambiati regali solo tra di noi?

Se siamo andati dal Signore a mani vuote, oggi possiamo rimediare. Il Vangelo riporta infatti, per così dire, una piccola lista-regali: oro, incenso e mirra. L’oro, ritenuto l’elemento più prezioso, ricorda che a Dio va dato il primo posto. Va adorato. Ma per farlo bisogna privare sé stessi del primo posto e credersi bisognosi, non autosufficienti. Ecco allora l’incenso, a simboleggiare la relazione col Signore, la preghiera, che come profumo sale a Dio (cfr Sal 141,2). Ma, come l’incenso per profumare deve bruciare, così per la preghiera occorre “bruciare” un po’ di tempo, spenderlo per il Signore. E farlo davvero, non solo a parole. A proposito di fatti, ecco la mirra…
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